Terapista della Neuropsicomotricità dell’Età Evolutiva

TNPEE

1.

Chi è il Terapista della Neuropsicomotricità dell’Età Evolutiva?

Il TNPEE è il Professionista Sanitario dell’Area della Riabilitazione che, riconosciuto con Decreto Ministeriale 5/1997, svolge attività di abilitazione, di riabilitazione e di prevenzione rivolte alle disabilità in età evolutiva, ovvero nella fascia di età 0 – 18 anni.
Per esercitare la sua professione deve essere in possesso della Laurea Universitaria di Primo Livello o titoli equipollenti ed essere iscritto all’Ordine TSRM e PSTRP e all’Albo Provinciale professionale di riferimento.

2.

A chi rivolge il suo intervento?

Unico Professionista Sanitario dell’Area della Riabilitazione specializzato in età evolutiva, rivolge i suoi interventi alle disabilità dello sviluppo che si presentano durante l’infanzia e l’adolescenza, nell’età compresa tra 0 e 18 anni.

In particola, si occupa di:

  • Deficit di attenzione, iperattività e impulsività;
  • Disabilità intellettive;
  • Disturbi della comunicazione e del linguaggio;
  • Disturbi della regolazione;
  • Disturbi della relazione e del comportamento;
  • Disturbi dello sviluppo della coordinazione motoria;
  • Disturbi dello spettro autistico;
  • Disturbi neurologici;
  • Disturbi neuromotori (paralisi cerebrali infantili, distrofie, paralisi ostetriche, etc…);
  • Disturbi sensoriali;
  • Disturbi specifici dell’apprendimento;
  • Ritardo globale di sviluppo (ritardo psicomotorio);
  • Sindromi genetiche.

3.

Di cosa si occupa e con quali modalità?

È l’operatore sanitario che nell’area della riabilitazione si occupa della prevenzione, valutazione e trattamento dei disturbi del neurosviluppo in età evolutiva

Il TNPEE partecipa all’intero processo di presa in carico dei pazienti in età evolutiva che presentano dei disordini dello sviluppo, in collaborazione con un’equipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile e altre discipline dell’età pediatrica.

Realizza la presa in carico in età evolutiva attraverso un intervento:

  • individualizzato sulla base del profilo di sviluppo del bambino e del suo quadro clinico;
  • integrato affinché tutte le funzioni si integrino tra loro in una crescita armonica;
  • evolutivo in relazione alle variazioni che l’espressione del disturbo stesso può assumere nelle diverse fasi dello sviluppo.

La cornice teorica all’interno della quale opera è rappresentata dal Modello bio-psico-sociale della disabilità suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La base del trattamento riabilitativo che fa da cornice ad ogni seduta è l’attività ludica, in cui si sperimenta con il corpo, il movimento e la relazione con l’altro, canali preferenziali in età evolutiva. Ciò permette al bambino di affrontare con flessibilità e serenità le proprie difficoltà, orientandosi verso un apprendimento attivo alla cui base vi è la motivazione e la condivisione delle strategie proposte.

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